Il mio raffreddore.

E’ bello esser raffreddati. Soprattutto d’inverno. Respiri a malapena come se avessi il fiatone, o come se avessi visto qualcosa di tremendamente bello. Ti luccicano gli occhi, come se fossi stato rapito dallo stupore.  Il giorno resti a casa guardando come tutto fuori scorre così male, e tu resti lì sotto le coperte, al caldo, la “vita” resta fuori dalla tua stanza, e tu riscopri il tempo libero e non curante spezzi una lancia contro la monotonia. Poi vai allo specchio e ti vedi con quell’espressione persa, non hai più odori nelle narici, solamente un gusto di raffreddore, che ti ricorda tutti i tuoi raffreddori e tutte le sue cure. Ci sono tanti tipi di raffreddori, divisi rigorosamente nelle proprie stagioni, accompagnati da altre malattie. Ma il mio preferito è quello invernale, perché giunta la sera, puoi gustarti il tuo latte caldo e biscotti con aggiunta di miele. E resti lì a deglutire a rallentatore davanti alla tv. Sono riti, e i riti devono essere sempre celebrati. In inverno avere il raffreddore significa aver preso troppo freddo, e troppo freddo lo puoi prendere quando aspetti una persona che tarda a venire, o altrimenti perché sei uscito accaldato da un locale ben riscaldato senza coprirti abbastanza. Non esistono più le mezze stagioni, o forse si, esistono ancora ma si sono camuffate ed a volte ti capita di vivere una settimana d’inverno dentro Luglio. Adesso io sono raffreddato, stupidamente, sudando a letto, perché ho sempre una dannata voglia di coprirmi anche se fa caldo. Penso sia qualcosa di psicologico, un senso di protezione, non saprei. In tutta la mia vita avrò avuto migliaia di raffreddori, e miliardi di fazzoletti sprecati e buttati. Avrò composto sinfonie di starnuti e moquette di fazzoletti “Tempo”.
Poi, ci sono i raffreddori primaverili, ti avvertono che qualcosa sta cambiando, e tu, incredulo lo scambi per allergia, e invece no, le tue narici ti ricordano che devi tenerti pronto e che sta per tornare l’inverno.
Io il mio ultimo raffreddore primaverile me lo ricordo benissimo. Fu una bella occasione per conoscerti da vicino.
Avevo diciott’anni, il raffreddore ed un fazzoletto di seta alla gola (avevo mal di gola) e una granita alla mandorla davanti, e mia zia che mi fissava. Mi guardava come a dirmi: “Ma levati sa cosa” (riferendosi al fazzoletto di seta) e io decantavo le cure del mio raffreddore, antibiotici ed aspirine, e mentre tossivo, tossivo così forte che ad ogni colpo di tosse mi sentivo vecchio. Mangiai, rotolai fuori dal bar, un saluto veloce, e poi le cose della vita mi portarono da te, improvvisai la mia parte, tu recitasti la tua, io continuavo ad improvvisare, tu continuavi a recitare, ed io ti mischiai il raffreddore, anche se tu avevi le difese immunitarie forti, i miei batteri sono batteri di un poeta che parla di raffreddore, ricordatelo.
Fu il raffreddore più bello della mia vita, perché lì conobbi una porzione di felicità gigantesca che porto sempre nel cuore. Si, se proprio volete saperlo, il raffreddore vi fa rimorchiare più della discoteca, provate a chiedere un fazzoletto ad una ragazza. O vi manderà via, o cercherà di curarvi con Amore. A me è capita la seconda.
Sarà che il foulard mi rendeva davvero intellettuale, sarà che portavo i capelli lunghi, sarà che esiste un piccolo destino per ognuno di noi.
Ma io amo il raffreddore. Perché mi fa pensare a te.
Boi è bello ebbere rabbreddati berchè buoi barlare così.
E a te faceva tanto ridere quanto parlavo così come quando cantavo Cesare Cremonini in Siciliano suonando la chitarra con un cuore di plastica.

Oddio, farebbe ridere a chiunque, ma volevo dirti che sei speciale ed io sempre raffreddato. Che quel piccolo cortile mi ricorderà sempre un enorme senso di pace, che una cameretta condominiale può essere grande quanto l’universo che ci lasci un pezzo di te e che quell’estate a me è sembrata una vita a parte. L’ultima vera estate che ho avuto.

Etciù. Non sopporto chi starnutisce senza fare rumore.

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2 risposte a Il mio raffreddore.

  1. ombreflessuose ha detto:

    Hai talmente impreziosito il tuo raffreddore che viene voglia di rubartelo
    Fare Etciù col raffreddore è davvero piacevole
    Un sorriso di buon mattino
    Mistral

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